Social Media Marketing per il Teatro

Strategie Web e Social per promuovere online il teatro e chi lo realizza

Ho sempre amato il teatro. L’ho studiato all’Università, l’ho frequentato con passione per anni, ho ricercato le contaminazioni con il mondo dell’arte, delle performance e del video (quello che all’epoca della mia tesi di laurea ancora si chiamava “videoart”). Poi però è accaduto qualcosa di strano in questo “idillio”, come se improvvisamente l’ingranaggio dell’arte si fosse inceppato ed è avvenuto un passaggio comune, ahimè, a molti della mia generazione. La mia attenzione per oltre 10 anni si è rivoltà, forse con eccessivo zelo, all’attività lavorativa quotidiana, che ho amato ed amo ancora, ma che in passato però aveva finito per monopolizzare il mio tempo e le mie energie (con grande vantaggio soprattutto per i Clienti :-).

E in tutto questo gran lavorare, nei settori e con i brand più disparati, mai una volta mi fosse capitato di dovermi occupare di marketing teatrale. Forse perchè lo consideravo troppo “sacro” e distante dal mio lavoro, o forse semplicemente perchè molto più spesso era il teatro a mantenersi alla larga dal marketing digitale.

Un progetto web dedicato al teatro

Qualche mese fa ho però avuto la fortuna di “inciampare” in un interessante progetto web dedicato al teatro, WelcomeTheatre, che mi ha subito acceso l’entusiasmo, riattivato la curiosità e portato a fondere con grande naturalezza questa vecchia passione per il teatro con le competenze e le “abilità” maturate in anni di lavoro nel mondo del digital marketing e delle strategie web.

Da tutto ciò, ed ovviamente da un imprescindibile ottimo feeling con i fondatori del progetto e le solide fondamenta di un lavoro tecnologico ben fatto (di cui vi racconterò più avanti), è nata ed ha preso forma la StartUp WelcomeTheatre. E con lei è nata una community, un blog, dei canali social dedicati e tutto un mondo di relazioni che rendono stimolante, impegnativo ma anche estremamente affascinante questa parte del nostro lavoro di comunicatori (poi c’è anche quella parte un po’ più noiosa, meccanica, fatta di sacrifici e “fatica” ma qui per ora non te la racconto… 😉

Proprio qualche giorno fa, riflettendo sulla situazione teatrale italiana, sui suoi controversi segnali di ripresa (anche se fondi e finanziamenti sono sempre più esigui), ma soprattutto sulla mancanza di informazioni online sul marketing teatrale e su come utilizzare al meglio gli strumenti offerti dalle nuove tecnologie digitali e dal web per promuovere la propria attività e le proprie opere, ho scritto questo articolo che credo possa essere un utile punto di partenza e un primo valido aiuto per chi opera nel mondo del teatro e deve promuovere il proprio lavoro online.

Tenendo da parte per un attimo le tecniche classiche di promozione del teatro, proviamo quindi a metterci in gioco attraverso l’uso strategico delle nuove piattaforme di comunicazione digitale e dei social media. Ci vuole un po’ di lavoro all’inizio, ma i risultati non tarderanno a farsi notare…

Ecco per te alcuni suggerimenti e best practices per promuoversi online, partendo appunto dall’utilizzo dei Social Networks (il post è nato dalle esigenza di chi opera nel mondo del teatro, ma direi che può funzionare bene anche per molti altri ambiti 🙂

Costruire una presenza strategica sui canali social

Come sempre suggerisco di partire, senza se e senza ma, dalla conoscenza del proprio pubblico. Cominciare a immaginarsi sigolarmente ogni persona che viene a vedere il tuo spettacolo, provare a disegnarne una prima fila, in modo anche simpatico ma assolutamente veritiero e realistico. Queste sono le Personas, gli interlocutori della tua comunicazione, coloro al quale andrai a parlare e con il quale andrai ad interagire. Ti consiglio di fare un piccolo sforzo per conoscerli, capirli e intrattenerli, anche fuori e oltre il tuo spettacolo.

Il secondo passaggio importante dovrebbe essere l’aver chiaro ed aver definito bene il Posizionamento strategico della tua offerta culturale, di intrattenimento e di business, tema abbastanza complesso che richiederebbe molto più spazio (a questo riguardo ti consiglio però di dare un’occhiata ad uno dei precedenti post del blog che attraverso un apposito strumento, che ho chiamato Web Marketing Canvas, ti offre la possibilità di partire con il piede giusto…).

Concentriamoci quindi ora su quali potrebbero essere i tuoi obiettivi sui social media. Di seguito riporto quelli che a mio avviso potrebbero essere degli utili obiettivi per chi opera nel mondo del teatro e dello spettacolo:

  • Creare una relazione diretta e curare il rapporto con il proprio pubblico
  • Offrire contenuti e offerte esclusive specifiche per i propri follower
  • Sperimentare nuove modalità di comunicazione e rafforzare quelle già esistenti
  • Affrancarsi dai limiti territoriali
  • Allargare il bacino del proprio pubblico (in termini geografici e di fasce di età)

Passando poi all’attuazione, senza però soffermarci qui sulle procedure tecniche e le varie attività da mettere in cantiere per effettuare un buon setup dei più importanti canali social (su youtube e sulle rispettive guide troverai tutte le informazioni necessarie per cominciare), i suggerimenti che qui vorrei  proporti sono sempre legati all’approccio da utilizzare e la strategia da seguire.

  1. Conquista e fidelizza il tuo pubblico, passando da queste tre fasi successive: attrarre (attira l’attenzione e fatti notare con messaggi chiari e distintivi; usa immagini forti e pertinenti; gioca sull’originalità e simpatia per farti notare) > creare (una volta ottenuto il like sulla pagina, coltiva il suo interesse con contenuti di valore e comincia a costruire una relazione di fiducia) > conservare (mantieni la relazione con il tuo pubblico più affezionato accesa con piccole sollecitazioni ed attenzioni).
  2. Sui canali social più che altrove è importante far venir fuori la propria specificità e la propria personalità (come singolo professionista e come compagnia teatrale, ma anche come spettacolo in se).
  3. Si spontaneo e onesto con te stesso e con il tuo pubblico. Racconta semplicemente quello che sei, quello che fai e come lo fai (al meglio). Questo è quello che il tuo pubblico ti chiede sui social.
  4. Accendi le emozioni e crea storie (in termini tecnici si chiama storytelling… e per te che fai teatro dovrebbe essere facile :-). La massa sui social condivide prevalentemente emozioni (e non fatti). Alla fine quello che preferisce condividere è: Non avresti mai immaginato che… e magari facendolo anche in modo spontaneo.

Best practices sui Social Media per gestire in modo efficace l’attività teatrale

Vediamo adesso una rapida lista di best practices, probabilmente non esaustiva, ma di certo utile per accompagnarti nella fase di avvio della tua presenza sui social media.

  • Scegliere con cura i canali da adottare e nutrirli: se hai poco tempo scegline solo un paio e curali molto bene, vivendoli e sperimentando tutte le funzioni e possibilità.
  • Usare linguaggi specifici per le diverse piattaforme: se usi più canali social, ogni volta che puoi evita di fare copia e incolla di uno stesso contenuto da una piattaforma all’altra (o quantomeno dosalo con cura attraverso software di automatizzazione ben strutturati e dando sempre priorità ad uno di essi).
  • Variare tipologia di contenuto: non limitarti solo ai commenti ed all’inserimento di locandine e promozioni. Usa tutti i formati a tua disposizione: testi originali, foto di scena e backstage, video, citazioni, selfie, racconti, link di approfondimento, eventi, novità etc
  • Non essere eccessivamente autoreferenziali: dosa sempre in modo equilibrato la promozione delle tue attività, alternadole a informazioni di interesse per il tuo pubblico (retroscena, contaminazioni e sperimentazioni con altri autori, contenuti di approfondimento sull’opera che si porta in scena).
  • Pianificare i contenuti: potrà sembrarti troppo impegnativo all’inizio, ma ti assicuro che se crei un calendario editoriale e lo alimenti settimanalmente tutta la tua attività sui social risulterà più leggera e via via diventerà un’abitudine che ti darà la possibilità di presidiare attivamente i tuoi canali aperti e lavorare soprattutto sulle relazioni, senza dover continuamente andare a caccia di contenuti per nutrire la tua “creatura” social (ecco una chicca per te che può esserti di aiuto per cominciare: Piano Editoriale Social, Come Partire).
  • Rispondere a tutte le richieste e lasciare (sempre) visibili i commenti (anche quelli negativi o critici, se sono educati). Si può imparare molto ed anche migliorarsi grazie ai feedback del proprio pubblico. I social sono importantissimi prima di tutto per la possibilità che offrono di “ascoltare”.
  • Pianificare ed investire un po’ di soldi su campagne promozionali (soprattutto su Facebook): è inutile menarcela, ormai su Facebook se almeno nella fase iniziale non si investono un po’ di soldi (e sto parlando anche di pochi euro al giorno) non si va da nessuna parte.
  • Monitorare le statistiche e definire degli obiettivi numerici e KPI’s (Key Performance Indicator): per capire se stai facendo bene, come migliorare quello che si sta facendo e dove, non puoi fare a meno di imparare a leggere i dati che ci vengono restituiti dagli Insight

Ok, senza rendermene conto abbiamo messo un po’ troppa carne al fuoco (il problema delle liste, che dovrebbero riassumere e molto più spesso aprono dei mondi da approfondire), quindi se voglio proseguire con qualche alltra pillola di “saggezza social” non mi resta che rimandare a successivi articoli di approfondimento, consigli e suggerimenti più specifici su ognuno dei social network, a partire proprio da Facebook che oggi è indubbiamente il più utilizzato ed anche il più potente tra gli strumenti di marketing digitale per il teatro.

 

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Oltre agli appassionati di teatro coinvolgi anche i Millennials con i social media

Qualche settimana fa, nell’articolo Il Teatro agli italiani piace più dello Stadio, ho letto alcuni dati sorprendenti sulla crescita del teatro in Italia nel 2015. Soprattutto mi aveva colpito la crescita degli spettatori che appartengono a quella fascia di età un po’ bistrattata e guardata con sospetto da tutti, che sono appunto i giovani sotto i 26 anni. Un segnale incoraggiante e positivo, da prendere sicuramente con le pinzette in questi tempi instabili, ma comunque utile per avviare un ragionamento anche lato marketing.
Ed allora perchè non iniziare a pensare alle nostre strategie di promozione e marketing partendo proprio dai Millennials?

Se prendiamo come esempio Romeo & Giulietta. Ama e cambia il mondo, l’ultimo musical firmato da David Zard (prodotto in collaborazione con il figlio Clemente) vediamo che ha fatto il tutto esaurito in tutti i teatri d’Italia proprio grazie all’utilizzo dei canali social e delle piattaforme web 2.0. Certo, va riconosciuto che buona parte del merito è dovuto proprio all’idea di rendere l’opera di William Shakespeare così Pop e quindi più appetibile per un pubblico giovane. Ma è anche fuori dubbio che l’utilizzo corretto e strategico degli opportuni strumenti promozionali ha fatto in modo che questo “capolavoro” arrivasse con il giusto “linguaggio” al giusto pubblico. E sappiamo tutti bene che ormai dove ci sono i Millennials ci sono i social network. Con quasi 320mila fan su Facebook, lo staff dello spettacolo ha una vastissima community da gestire, e lo fa con la massima cura, offrendo sempre contenuti speciali, come foto e video del backstage e molta, moltissima interazione.

Puoi quindi prendere spunto da questo esempio illustre e cominciare a pensare anche al tuo nuovo potenziale pubblico che vive a cavallo tra atomi e bit, è sempre connesso, abita i social network come naturale estensione della propria realtà fisica. Ma è anche sempre più “mobile first” e inafferrabile!
Un tema da approfondire meglio questo delle possibilità offerte dalle nuove modalità di comunicazione “lampo”,  della crescita esponenziale di SnapChat e della sua diffusione nel mondo giovanile.

Usare Instagram per coinvolgere lo spettatore 2.0

Adesso entriamo un po’ più in profondità e soffermiamoci un attimo sul rapporto con il proprio spettatore (quello che può essere considerato oggi il pubblico 2.0). Un rapporto che chiede di essere sempre più inteso come scambio continuo: il pubblico oggi ricerca la condivisione dell’esperienza teatrale, non solo sui social ma anche tra gli spettatori e con gli artisti stessi, vuole un rapporto che sia vero e autentico, che vada oltre la distanza che c’era tra l’artista acclamato e il suo pubblico.
Come ci dice anche Simone Pacini (@fattiditeatro) “lo spettatore 2.0 crea e cerca chiavi per entrare in contatto con l’opera d’arte, abbatte le barriere, coinvolge nuovi spettatori”, quindi il ruolo stesso dello spettatore è profondamente cambiato con l’avvento del digitale e del web 2.0: il pubblico passivo va progressivamente scomparendo, per fare spazio ad un nuovo spettatore che cerca empatia e vuole condividere subito le emozioni che lo spettacolo gli ha trasmesso (ormai la condivisione di foto ed anche i “famigerati” selfie con gli attori stanno diventando normali perfino nel mondo del teatro).

Quindi ecco cosa puoi fare in concreto con l’utilizzo di Instagram:

  • Rendere “partecipanti” i tuoi follower in tempo reale, pubblicando (o facendo pubblicare da collaboratori) foto, prima e durante gli spettacoli teatrali.
  • Mostrare il “dietro le quinte” (foto, interviste, errori, etc)
  • Creare dei contest fotografici intorno allo spettacolo
  • Utilizzare gli hashtag inerenti allo spettacolo (magari individuando quelli più in voga), relativi al luogo in cui vivi / lavori / vai in scena (geolocalizzando le foto)

Un esempio concreto? Vai nella pagina Facebook di Ficarra e Picone e vedrai un’applicazione esemplare (e per alcuni versi grandiosa) di utilizzo dei selfie e di Instagram per promuoversi, fare engagment (coinvolgere il proprio pubblico e fun), incrementare il personal brand e fare marketing teatrale.

 

Per il momento mi fermo qui. Il tema del digital marketing e delle strategie web per dare più visibilità a chi opera nel settore teatrale mi ha però solleticato e fatto venire diverse idee che vorrei approfondire su questo blog nelle prossime puntate.  Quindi resta sintonizzato, e magari se non lo hai già fatto iscriviti alla Newsletter (è semplice… basta che lasci la tua email nel box in alto nella colonna di destra) e sei sicuro che non ti perderai le altre “pillole pratiche” su come migliorare la propria immagine online, come pianificare la comunicazione etc etc…

Se hai già fatto anche tu qualche esperimento di social media marketing, scrivimi nei commenti qui sotto quale sistema hai utilizzato per promuovere la tua opera sul web. Oppure quali dei suggerimenti forniti pensi possa funzionare ed applicherai nella tua strategia di marketing teatrale?  E come sempre sarà molto bello (e utile) se mi aiuterai a condividere questo articolo con i tuoi colleghi e amici… Basta un semplice clic sui pulsanti social che trovi qui sotto :-)

 

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