Strategie SEO: link popularity e utilità delle campagne di article marketing

L’article marketing è un’attività di diffusione di contenuti online (articoli, informazioni comerciali, news) che ha un triplice obiettivo:

– Migliorare la reputazione online dell’azienda diffondendo informazioni su canali diversi dal sito istituzionale (canali free press, blog, portali di settore, riviste online).
– Aumentare gli accessi al sito web aziendale, sia direttamente attraverso link inseriti all’interno del contenuto diffuso, sia indirettamente attraverso il miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca.
– Aumentare gli accessi e la visibilità del sito web aziendale attraverso il presidio delle prime posizioni di Google News.

In Italia non ha attecchito molto, ma nei paesi più avanzati nell’utilizzo del web è praticato abitualmente da quasi tutte le aziende. La sua utilità è però ormai accertata anche in Italia e non può mancare in una corretta e completa strategia SEO.

La caratteristica delle campagne di article marketing, rispetto alla “sorella” Ufficio Stampa Online, è che vanno creati n diversi documenti per coprire e presidiare fonti diversificate. Ovviamente i testi ripercorrono gli stessi concetti, ma in modo che possano essere interpretati dagli utenti (e quindi dagli spider dei motori di ricerca) come articoli diversi.

In questo caso la veicolazione privilegia la qualità della fonte piuttosto che la quantità. Poiché normalmente si conosce chi gestisce il sito o portale informativo dove verrà proposto il nostro articolo, sapremo anche come verrà trattato e potremo eventualmente intervenire per delle rettifiche. Inoltre abbiamo solitamente la possibilità di sapere se e quanti link sarà consentito inserire e se saranno del tipo “no follow” (ovvero che vengono ignorati da Google). Quindi possiamo ben dire che l’attività di article marketing implica una conoscenza approfondita delle fonti online e una stretta e continua relazione con chi le gestisce. Tanto che potremmo avvicinarla anche alle attività di PR Online.

Un elemento molto importante è infatti la popolarità che si riesce ad ottenere tramite i link da canali pertinenti e a tema. Sono questi link esterni che puntano alle pagine del nostro sito che ne aumentano in generale la “link popularity”, ovvero il numero (e la qualità) dei link che puntano ad un certo sito. Come abbiamo visto nei post precedenti questo è uno dei principali fattori tenuto in considerazione da Google nell’attribuzione del posizionamento nelle serp.

Operando in concreto, dovremo vedere come creare più articoli diversi o – al limite 2-3 diverse versioni dello stesso articolo – senza creare inutili doppioni, che tra l’altro verrebbero quasi sicuramente ignorati da Google.

Cominciamo con delle regole di buon senso per poi passare anche ad uno strumento online per verificare la bontà del nostro lavoro.

Partiamo dall’articolo base…
– Il title: In primis dobbiamo cambiare il titolo (e di conseguenza il tag title) utilizzando però keywords di analogo significato. Ad es. “Il social commerce comincia da Facebook e arrivano i primi store” che può essere declinata in “Facebook apre la strada del social commerce, nascono i primi store online”. Come noterete abbiamo utilizzato le seguenti keywords: social commerce, facebook, store da una parte e facebook, social commerce e store online dall’altra.
– L’ abstract: questo elemento che costituisce la sintesi dell’articolo, può essere presente in uno dei due articoli articoli e assente invece nell’altro. Questo contribuisce a differenziare il pezzo agli occhi dei motori di ricerca, Google soprattutto.
– Un altro aspetto importante è differenziare l’incipit: il suggerimentp è che i primi 800 caratteri è meglio che siano diversi sotto il profilo della sintassi, pur mantenendo il riferimento alle stesse informazioni, dati o cifre.

Con questi semplici passaggi possiamo dire che il grosso della differenziazione è fatta. Se poi aggiungiamo in un articolo qualche dettaglio che l’altro non ha e viceversa, possiamo dire di aver raggiunto il nostro scopo: creare più articoli diversi che possiamo proporre a n canali online diversi senza timore di venir “tagliati” da Google e sparire dalle serp dei motori di ricerca.

Ma veniamo ai suggerimenti sugli strumenti gratuiti che possiamo trovare online e che vengono chiamati “Tool anti duplicazione”. Questi strumenti consentono di verificare la somiglianza e specularità di due o più articoli. Sottoponendo a confronto i 2 articoli di cui sopra scopriamo infatti che i testi sono simili circa al 60%, valore empiricamente accettabile secondo i parametri di “similitudine” previsti dall’algoritmo di Google.
Uno di questi è Copyscape, utilissimo per verificare e identificare le dupicazioni in giro per la rete.